BUONE VACANZE!
Questo è l’ultimo scritto prima della pausa estiva; riprenderemo con la prima Domenica di Settembre quando ricominceranno propositi, progetti, previsioni, tutto condito da grande speranza. Stiamo ormai entrando nel periodo estivo e, quindi per molti, nel periodo del meritato riposo. Ed è su questo tema che mi permetto qualche riflessione per guardarlo con occhio meno ingrato, per non sciuparle, viverle in qualche modo, così che al rientro ci rimanga la gioia di averle godute. Esse devono essere innanzitutto un periodo disintossicante: togliere cioè tutti quegli inquinamenti e incrostazioni che ci rendono la vita difficile; talora siamo più nervosi che cattivi. La fatica la sentono tutte le persone che durante l’anno hanno seriamente lavorato anche se nessuno ha in tasca il criterio per misurare il grado di impegno e di sforzo. Inoltre le vacanze devono lasciare spazio alla lettura e alla preghiera: e qui tante occasioni non devono, né possono mancare! Mi piacerebbe che anche nelle vacanze proposte dalla Comunità pastorale non mancasse ogni giorno il tempo dedicato “obbligatoriamente” alla lettura personale: è questione di stile, di vedere le cose in una certa prospettiva. E inoltre di preghiera siano condite le nostre giornate: sui
monti con quel silenzio mistico, davanti alla distesa del mare con le onde dolcemente salmodianti, nella tua Chiesa amica sempre aperta e accogliente. E ricordiamocelo, la preghiera è pure distensione dell’anima e del corpo alla portata di tutti: basta provare per crederci! Mentre auguro di vero cuore, a tutti, un sereno periodo di indovinato riposo, preghiera e lettura, invito ciascuno a ricordare che in inglese vacanze suona così “holidays” cioè giorni sacri per il corpo, ma soprattutto per il nostro gusto rinnovato di amare Gesù. Oggi, vogliamo stringerci intorno a don Marco, con cuore sincero fiducioso e grato per dirgli il nostro grazie. Grazie per il suo 50° di ordinazione sacerdotale, grazie per il suo essere “prete-testimone” tra noi, grazie per il suo incoraggiamento ad essere cristiani convinti e coerenti. Davvero il Signore è stato grande con noi per avercelo donato! Quante persone si sono accostate al Signore attraverso il suo ministero sacerdotale, per la sua parola incoraggiante e persuasiva, ferma e
incisiva. Grazie don Marco di essere tornato nella tua Arnate, grazie di essere tornato tra noi per continuare ad esserci “guida”, “esempio” con il tuo stile di vita sobrio che ripropone il “servizio” e si “fa dono”. Il sorgere di vocazioni di speciale consacrazione in una Comunità è segno di vivacità spirituale. Anche se tutti i figli di Dio vivono una chiamata alla perfezione evangelica e non possono accontentarsi del piattume della mediocrità le vocazioni di speciale consacrazione, come punte luminose e avanzate della Comunità, sono un pungolo evangelico per tutti noi; sono invito ai giovani e alle ragazze: “Se Dio ti chiama c’è posto anche per te!”
don Mauro