“STATE PRONTI”, IL SIGNORE VIENE!
Buon anno religioso! Sì con oggi la Chiesa inizia ancora la sua corsa verso la Pasqua eterna attraverso lo strumento dell’anno Liturgico. Di anno in anno, sempre più e meglio ci avviciniamo al mistero di Gesù che sarà pienamente svelato nell’incontro con Lui: oggi sotto i segni, domani a faccia a faccia. Il ritmo dell’anno liturgico è quello basato sull’ottavo giorno (la domenica!) e sui tempi forti (Pasqua - Pentecoste - Natale) e sul tempo ordinario (le domeniche per annum!). Dunque oggi è Avvento:attesa, desiderio che ci sia qualcuno che venga a sbrogliare la matassa delle nostre difficoltà quotidiane ed esistenziali (perché viviamo, per chi viviamo, qual è il senso della nostra vita, su chi o che cosa mettiamo la fiducia). Con oggi, per noi ambrosiani, inizia il periodo di sei settimane chiamato Avvento. Come dice il nome stesso ci prepara alla celebrazione del Santo Natale. Le norme liturgiche parlano chiaro: “Il tempo di Avvento ha una doppia caratteristica è tempo di preparazione alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini e contemporaneamente è il tempo in cui attraverso tale ricordo, lo Spirito viene guidato dall’attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi”. E’ il Signore l’oggetto della nostra attesa: a Lui dobbiamo andare incontro; con la parola, con i gesti concreti, con la speranza viva che la storia umana dovrà fare i conti con Lui: e sperare che siano conti positivi perché tutti noi “siamo stati redenti dal Tuo sangue prezioso”. Quali allora gli atteggiamenti fondamentali da suggerire ad ogni credente?
1. La vigilanza su se stessi per andare incontro al Signore con fruttuosa operosità, vincendo l’inerzia, la pigrizia che ci spinge a guardare attorno a se ma non muovere nemmeno un dito: “State pronti!” lo sentiremo spesso questo richiamo che ci spingerà a qualche leale confronto con la Parola, abbondantemente proclamata e spiegata.
2. Costruirsi una piccola regola di vita per togliere ciò che dispiace a Gesù e allargare il cuore all’amore del Padre e dei fratelli. L’Eucarestia ben partecipata, frequentata, adorata, dia dunque slancio e propositi seri a tutti i componenti di questa Comunità pastorale nella speranza di sentirci meno estranei gli uni agli altri. E’ l’augurio carico della speranza che non delude.
don Mauro