IL BATTESIMO DI GESU’
Carissimi parrocchiani, l’odierna festa, che chiude il tempo di Natale, ci offre l’opportunità di recarci, simbolicamente – come ideali pellegrini – sulle rive del Giordano per partecipare ad un misterioso evento: il Battesimo di Gesù e la sua Manifestazione.Gesù, infatti, si rivela come il Cristo, il Figlio Unigenito. Il Battesimo è il dono della vita. Certamente questo dono deve essere accoltoe vissuto. Un dono di amicizia implica un “sì” all’amico e implica un “no” a quanto non è compatibile con questa amicizia, a quanto è incompatibile con la vita della Famiglia di Dio, con la vita vera in Cristo. Abbiamo bisogno di recuperare, a partire dalla Liturgia della Parola di questa solennità, la dimensione profeticae missionariadel nostro battesimo. Qual è il nostro posto nella Chiesa? Ci sentiamo parte di un corpo vivo? Nel Battesimo siamo adottati dal Padre Celeste, ma in questa famiglia che Egli costituisce c’è anche una madre, la madre Chiesa. L’uomo non può
avere Dio come Padre, dicevano gli antichi scrittori cristiani, se non ha anche la Chiesa come Madre. Dunque, il cristianesimo non è una realtà solo spirituale, individuale; una semplice decisione soggettiva che io prendo, ma è qualcosa di reale,di concreto, potremmo dire qualcosa di materiale. La Famiglia di Dio si costruisce nella realtà concreta della Chiesa. L’adozione a figli di Dio, è contemporaneamente assunta “nella” famiglia della Chiesa, inserimento come fratelli e sorelle nella grande famiglia dei Cristiani. E solo se, in quanto figli di Dio, ci inseriamo come fratelli e sorelle nella realtà della Chiesa, possiamo dire “Padre nostro” al nostro Padre Celeste. Questa preghiera suppone sempre il “noi”della famiglia di Dio. Se il dono del Battesimo segna in noi l’inizio della vita nuova secondo lo Spirito di Cristo, quali sono i frutti di questo sacramento nella nostra storia quotidiana? Nel Battesimo non agiamo solo noi col desiderio di essere lavati e con la preghiera di ottenere il perdono. Nel Battesimo agisce Dio stesso, agisce Gesùmediante lo Spirito Santo. Dio agisce, è presente qui, oggi,attraverso
il fuoco dello Spirito Santo. Ma non agisce in modo magico; agisce solo con la nostra libertà! Non possiamo rinunciare alla nostra libertà. Dio interpella la nostra libertà,ci aiuta a cooperare con il fuoco dello Spirito Santo. Queste due cose debbono sempre andare insieme. Il Battesimo rimarrà per tutta la vita dono di Dio,il Quale ha messo il Suo “sigillo”su di noi. Ma sarà poi la nostra cooperazione, la disponibilità della nostra libertà a dire quel “sì”che rende efficace l’azione divina.
Ci ricorda il Catechismo della Chiesa cattolica ai numeri 1253 – 1255: “Il Battesimo è il sacramento della fede. La fede pe l Battesimo è il sacramento della fede. La fede però ha bisogno della ò ha bisogno della Comunità dei credenti. È soltanto nella fede della Comunità dei credenti. È soltanto nella fede della Chiesa che ogni fedele Chiesa che ogni fedele può credere. può credere.La fede richiesta per il Battesimo non è una fede La fede richiesta per il Battesimo non è una fede perfetta e erfetta e matura, ma un inizio che deve svilupparsi matura, ma un inizio che deve svilupparsi ma un inizio che deve svilupparsi… il Battesimo è l … il Battesimo è la sorgente a sorgente della vita nuova in Cristo, dalla quale fluisce l’intera vita cristiana. ntera vita cristiana. Perché la grazia battesimale possa svilupparsi è importante l’aiuto dei Genitori. Questo è pure il ruolo del Padrino e della Madrina, che devono essere dei credenti solidi, capaci e pronti a sostenere nel cammino della vita cristiana il neo – vita cristiana il neo –battezzato battezzato battezzato…” Troviamo oggi il tempo di lasciarsi interpellare da queste domande: Che cosa ne ho fatto del mio Battesimo? Vivo coerentemente al dono della vita ricevuto? Ci sentiamo figli dello stesso Padre?
don Mauro