Comunità Maria Regina Della Famiglia - Gallarate
Parrocchia Santuario Madonna in Campagna, Viale Milano 38 . Piazzale don Luigi Cassani, GALLARATE, VA
Parrocchia Santi Nazaro e Celso – Arnate, Piazza L.Zaro 2 – Via San Nazaro 4, GALLARATE, VA

Avvisi e calendario di domenica 6 marzo 2016

ciecoDEL CIECO ( IV di Quaresima )

Stiamo entrando sempre di più nel cuore della Quaresima e il richiamo alla conversione del cuore e della vita diventa sempre più urgente. La parola conversione non ci deve spaventare, ma invogliare a verificare la nostra vita e vedere che cosa di essa ci avvicina al Signore, e che cosa, invece ci allontana da Lui. La Quaresima ci deve vedere capaci di assumere con il Signore, maggiore impegno e responsabilità. Rinnovo quindi a tutti l’invito ad una preghiera più intensa e viva sia a livello personale, che a livello comunitario. Per preghiera più intensa, si intende più preghiera, con la partecipazione alla S. Messa anche nei giorni feriali e con la partecipazione ai momenti proposti per la Quaresima.  Per preghiera più viva si intende un modo di pregare più attento e attivo, più partecipe.

I richiami che la Quaresima ci rivolge sono: ascoltate la Parola di Dio; convertitevi a Dio, con la preghiera, con la penitenza, la riconciliazione per  il perdono dei peccati; convertitevi ai fratelli, con rinnovato spirito di carità e di missionarietà. Buona Quaresima! Ve lo ripeto ancora: Buona Quaresima! Il Signore ci manda questi momenti forti e audaci per la nostra conversione e il nostro ritorno più fiducioso e gioioso a Lui. Abbiamo messo a fuoco tante piccole, ma significative iniziative: la regola di vita che ognuno si è assunto deve essere come la traccia che ci porta alla Pasqua e oltre.

Vuole essere lo Spirito Santo maestro interiore del nostro camminare: se ascolteremo mozioni e ispirazioni collezioneremo per la nostra vita una bella Quaresima. Lo confido!

Ora a metà del nostro cammino sottolineiamo l’esigenza della condivisione: parola bella, forte, significativa, che suppone la povertà come ci viene presentata dal Vangelo. Essa riconosce che la propria salvezza deriva da Dio e il povero quindi si rende disponibile ad accogliere e servire il fratello giudicandolo superiore a se stesso. Questo atteggiamento ci porta a gesti semplici, concreti, visibili come ad esempio lo spirito di servizio, il volontariato, il superamento delle chiusure arbitrarie derivate dall’orgoglio. Noi viviamo in epoca del rifiuto dell’altro: rifiuto di una vita, rifiuto del senso da dare ad essa, rifiuto di chi ha un colore, una lingua, una vita diversa dalla nostra; talora lo si vede questo povero come una minaccia alla nostra felicità. Eppure anche costoro sono “figli dello stesso Padre che fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi e fa scendere la pioggia sui giusti e sugli ingiusti”.

La Comunità è interpelata e impegnata a dare visibilità di conversione e concretezza di impostazione perché il grido di Gesù: “Ero povero e tu mi hai accolto” (Mt. 25,35) non sia davvero vano.

La Chiesa nei suoi figli offre il suo aiuto, anche materiale, ma cerca di andare oltre offrendo le ragioni della speranza che deriva da Cristo. Certe forme di povertà materiali quali ad esempio le malattie corporee non sempre comunque superabili: ecco allora la presenza della Comunità attraverso i suoi figli che visitano, si fanno vicini, sostengono coloro che soffrono.

Ho davanti a riguardo tanti meravigliosi esempi di vicinanza che mi fanno davvero vedere come il germe del Vangelo diventa fonte di serenità per coloro che lo accolgono con verità e amore.

Ho nel cuore un desiderio – la Quaresima sarebbe l’ideale occasione per dare realizzazione – ci sono tanti malati nella nostra Comunità Pastorale, soli, senza assistenza cordiale perché non ci sono parenti vicini, creare un gruppo di “Samaritani” che visitino attuando il comando di Cristo: “ero malato e mi avete visitato”. I ministri straordinari dell’Eucarestia sono abilitati a portare Gesù a coloro che lo desiderano, invece questi “samaritani” hanno un compito meno impegnativo, ma non per questo meno delicato che può dare speranza, affetto e calore a tante persone.

Confido, spero, attendo con fiducia! Non fa male rinnovarci un augurio per una impegnativa Quaresima e aiutarci a vicenda a viverla bene! Grazie.

don Mauro

20160305AvvisiECalendario

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