IV DOPO L’EPIFANIA
Questa domenica è segnata dall’impegno della Giornata della Vita. Sono ormai 37 anni che la Comunità cristiana è sollecitata dai Vescovi alla riflessione sulla vita umana dal suo sorgere fino al suo tramonto.
Il messaggio di questa XXXVII Giornata per la Vita dal titolo: “ Solidali per la Vita” è sicuramente da conoscere, condividere e vivere. Il messaggio inizia con queste parole:” i bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i bambini perché porteranno avanti la storia, gli anziani perché trasmettono l’esperienza e la saggezza della loro vita”.
Queste parole ricordate da Papa Francesco sollecitano un rinnovato riconoscimento della persona umana e una cura più adeguata della vita, dal concepimento al suo naturale termine. E’ l’invito a farci servitori di ciò che “ è seminato nella debolezza “( 1 Cor. 15,43), dei piccoli e degli anziani, e di ogni uomo e ogni donna, per i quali va riconosciuto e tutelato il diritto primordiale alla vita. Il triste fenomeno dell’aborto è una delle cause che impedisce ogni anno a oltre centomila esseri umani di vedere la luce e di portare un prezioso contributo all’Italia. Non va inoltre, dimenticato che la stessa prassi della fecondazione artificiale, mentre persegue il diritto del figlio ad ogni costo, comporta nella sua metodica una notevole dispersione di ovuli fecondati, cioè di esseri umani, che non nasceranno mai.
Accogliendo l’invito dei nostri Pastori, oggi vogliamo raccoglierci in preghiera perché ciascuno di noi sappia farsi “solidale per la vita”, in particolare dei fratelli più piccoli e deboli, attraverso gesti semplici e quotidiani di cura e di attenzione. Chiediamo e preghiamo perché le nostre comunità cristiane siano luoghi di accoglienza e di educazione a sguardi e gesti che testimoniano la buona notizia del “ Vangelo della vita”. Sono quattro i verbi che ci impegnano nel cammino di riflessione: proclamare – denunciare - richiamare e incoraggiare.
(aborto e eutanasia!);
La vita deve “ essere comunicata!” Ma in che modo?