Il mese di Gennaio scorre tra due momenti significativi: la festa del Santo Natale, in cui tradizionalmente le famiglie si ritrovano riunite in simpatiche riunione patriarcali e la festa della Sacra Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe (ultima domenica del mese). Sentendo la gioia di essere “papà” nello spirito della grande famiglia parrocchiale, mi permetto di dare quattro suggerimenti alle famiglie della Comunità Pastorale.
È famiglia felice quella in cui si prega. Suggerisco questa preghiera, che mi è stata data da una famiglia in cui ci sono due bambini ed è in arrivo un terzo:
“La nostra casa, Signore sia salda, perché fondata su di Te, che sei la roccia, luminosa, perché illuminata da Te che sei la luce, serena, perché guardata da Te,
che sei la gioia, silente, perché governata da Te, che sei la pace, ospitale, perché abitata da Te, che sei l’amore.
Nessuno, Signore, venga alla nostra casa senza esservi accolto, nessuno vi pianga senza essere consolato,
nessuno se ne parta senza averti incontrato, nessuno vi ritorni senza ritrovarti nella preghiera nell'amore e nella pace”.
È famiglia felice quella in cui si vuol crescere. I modi sono tantissimi, ma uno che noi stiamo perseguendo come Parrocchie è quello dei “Gruppi Familiari”.
Essi non sono né una, società segreta, né un circolo di “eletti”, né un insieme di salottieri pettegoli. Sono una possibilità di crescere insieme come coppie di sposi, nel confronto con la Parola di Dio e nella fraterna amicizia. Attualmente sono tre… ma non tarpiamo le ali allo Spirito.
È famiglia felice quella in cui si riflette. Da una pubblicazione, dal titolo “Consiglio ai genitori” prendo queste domande che vi consegno:
“Quanto tempo sto ad ascoltare mio figlio durante la giornata? Se qualcuno della mia famiglia entra in casa dicendo che ha un problema, io come mi comporto?
Che rapporto ho con i componenti della mia famiglia? Trovo intorno a me qualcuno con cui parlare e confrontarmi? Quante volte ho detto bravo/a a mio/a figlio/a?
Quante ore al mese parlo con mio/a figlio/a? Sono convinto che i miei problemi di adulto siano più importanti di quelli di mio/a figlio/a giovane?
So che cosa sta succedendo a mio/a figlio/a di 14-15 anni oltre alla evidente crescita fisica? Se mio/a figlio/a non mi parla più, cosa faccio?”
Cari Genitori, una sera, quando i vostri figli sono andati a dormire, spegnete il televisore, chiudete il romanzo e mettetevi faccia a faccia a ragionare fra voi, come quando eravate fidanzati.
È famiglia felice quella in cui si fanno dei buoni propositi. Eccoli qui (ma voi Genitori potete farne molti altri):
Conoscere noi stessi; ascoltare e dialogare con i ragazzi; passare qualche ora in più con i figli e qualche ora in meno davanti al televisore; metterci in discussione; imparare a crescere insieme ai nostri figli…
Cari Genitori impegniamoci affinché la Famiglia torni ad essere il luogo dell’amore gratuito.
La gratuità è una dimensione assente da molte espressioni della nostra società, dove conta comperare per vendere, vendere per guadagnare, avere successo, essere dotati, avere apparenza e riconoscimenti. La Famiglia è ancora custode della gratuità se il coniuge è amato come persona e non solo per le doti positive che ha e se il coniuge è accettato nonostante i difetti.
È la gratuità e la fede il fondamento dell’indissolubilità! Accogliamo la vita e diamo ai figli in termini umani ottimismo e in termini cristiani speranza.
don Mauro
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