Comunità Maria Regina Della Famiglia - Gallarate
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Avvisi - 4 ottobre 2020

DOMENICA DELL'ULIVO

Nella proposta pastorale 2020-2021 “Infonda Dio sapienza nel cuore” l’Arcivescovo Mario propone di caratterizzare la domenica 4 ottobre come la “Domenica dell’ulivo”. Scrive l’Arcivescovo: “non è stato possibile celebrare la Domenica delle Palme per entrare nella settimana autentica ricordando l’ingresso festoso di Gesù in Gerusalemme, venendo a mancare quel segno popolare tanto gradito e significativo di far giungere in tutte le case un rametto di ulivo benedetto”.

La “Domenica dell’ulivo” intende incoraggiare la benedizione e la distribuzione dell’ulivo come messaggio augurale.

Ripensiamo alla colomba di Noè “Trascorsi 40 giorni, Noè aprì la finestra che aveva fatto nell’arca e fece uscire un corvo. Esso uscì andando e tornando, finchè si prosciugarono le acque sulla terra. Noè poi fece uscire una colomba, per vedere se le acque si fossero ritirate dal suolo; ma la colomba, non trovando dove posare la pianta del piede, tornò a lui nell’arca, perché c’era ancora l’acqua su tutta la terra. Egli stese la mano, la prese e la fece rientrare presso di se nell’arca. Attese altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall’arca e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco una tenera foglia di ulivo.Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra” (Genesi 8, 6-11).

Nel tempo che abbiamo vissuto l’epidemia ha devastato la terra e sconvolto la vita della gente. Abbiamo atteso segni della fine del dramma. La benedizione dell’ulivo diventi occasione per un annuncio di pace, di ripresa fiduciosa, di augurio che può raggiungere tutte le case.

Celebrare questo “segno” nel giorno in cui ricorre la memoria liturgica di S. Francesco d’Assisi, nell’anno dedicato a rileggere e recepire l’enciclica di papa Francesco “Laudato si” è un messaggio ricco di significato: “Ti lodiamo Padre, ti lodiamo Figlio Gesù, ti lodiamo Spirito Santo per il dono del creato”.

Con la benedizione dell’ulivo che verrà portato nelle case, benediremo anche due piante di ulivo, che verranno poi collocate nei nostri oratori a simboleggiare la ripresa delle attività col desiderio di tornare ad abitare un luogo tanto importante per l’educazione della fede e la fraternità.

Possano i nostri oratori contribuire attivamente ad una lungimirante costruzione di nuovi scenari sociali. Questa pianta di ulivo che pianteremo ci ricordi il desiderio di pace che c’è nell’uomo d’oggi e sia motivo di rinnovata speranza.

Carissimi oggi vi verrà anche consegnata una preghiera invitandovi a recitarla, ancora una volta ci richiamerà le nostre “responsabilità” di cittadini del mondo, di uomini e donne impegnati nella salvaguardia del creato, di “esseri” che amano il bene comune, promuovono i deboli, e hanno cura di questo mondo che abitiamo. Laudato si!

 

Il vostro parroco, don Mauro

 

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