Quanto attesa e desiderata la riapertura degli Oratori dopo mesi di chiusura, ristrettezza a causa della pandemia.
Oggi, celebrando la Festa di apertura dei nostri Oratori facciamo nostro lo slogan dell’Anno: “Ama. Questa sì che è vita!” lasciandoci stimolare dal messaggio che l’Arcivescovo Mario ha scritto per l’occasione.
(il testo integrale su: www.chiesadimilano.it).
La Festa degli Oratori mi fa cogliere l’occasione per dire una parola precisa, puntuale su questa “Istituzione” che è un gioiello della nostra tradizione ambrosiana.
L’Oratorio è la “preoccupazione educativa” di una Comunità: mostrare ai ragazzi, adolescenti e giovani che la strada della fede è possibile anche a questa età e in questo tempo; questo è possibile solo a una condizione: che la Comunità adulta lo testimoni con la coerenza della vita.
Come Adulti dovremmo fare qualche opera di persuasione, di presenza, di collaborazione, forse anche qualche sacrificio, perché l’Oratorio torni a rifiorire, diventi sempre più la casa di chi vuole vivere l’esperienza cristiana col gioco, la catechesi, la preghiera.
Luogo dove i cristiani imparano a crescere come Gesù che “cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini”. Dobbiamo sentire come nostra la responsabilità di far funzionare bene gli Oratori, sono lo sappiamo, i “polmoni” della nostra Comunità, la speranza del nostro cammino. So e conosco i problemi, le difficoltà, ma soprattutto la grande buona volontà che anima sacerdoti, suore, educatori e animatori. Il grazie è dovere, la preghiera è un piacere per questa benevola istituzione.
Non dimentichiamolo: Tutta la Comunità è responsabile dell’educazione umana e cristiana dei ragazzi, adolescenti e giovani, e Tutti siamo chiamati a prestare la nostra collaborazione in questo compito così importante e determinante per la Chiesa di domani. Il Santo Papa Paolo VI, quando era Arcivescovo di Milano usava dire: “Qual è l’Oratorio oggi così sarà la Chiesa domani”.
Augurando un cammino felice a chi ama, serve e si impegna esemplarmente per l’Oratorio assicuro la mia doverosa e sincera preghiera.
don Mauro
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