Comunità Maria Regina Della Famiglia - Gallarate
Parrocchia Santuario Madonna in Campagna, Viale Milano 38 . Piazzale don Luigi Cassani, GALLARATE, VA
Parrocchia Santi Nazaro e Celso – Arnate, Piazza L.Zaro 2 – Via San Nazaro 4, GALLARATE, VA

AVVISI - 2 GIUGNO 2024

STUPORI, CAMMINI, RITORNI

Il Mese di Maggio è stato per me una straordinaria occasione di incontri, grazie alla celebrazione delle Messe di Prima Comunione. Occasioni in cui la fede si intreccia con la gioia, lo stupore, la libertà, la rinascita. Occasioni in cui sento ancora più vere queste parole: “Quante vie conducono a Dio? Tante. Quante sono gli uomini” (Card.Ratzinger). “La Chiesa è una casa dai cento portoni e non ci sono due persone che entrano esattamente dallo stesso angolo”. (Chesterton).

Sono occasioni in cui ritrovo e spero di far cogliere tutta la bellezza e la “potenza” di un rito, di gesti che si ripetono ma che non sono mai uguali. Come sanno intuire splendidamente i bambini e gli innamorati che non temono la ripetizione, anzi la cercano, la esigono, la desiderano, la sentono come esperienza essenziale.

Sono occasioni in cui ritrovo e spero di far cogliere tutta la bellezza e la carica di significato dei simboli. Il simbolo indica la parte visibile di una realtà più complessa e, in qualche modo, inafferrabile, invisibile: rimanda, velando e svelando al tempo stesso, a una realtà nascosta. Il simbolo nasconde un oltre, rimanda ad altro.

Sono occasioni in cui ritrovo e spero di far cogliere tutta la bellezza e la capacità trasformante di un Sacramento. I Sacramenti sono i miracoli di Gesù oggi, sono segni che rimandano ma che insieme comunicano, contengono e donano la vita di Dio, la forza di Dio, il perdono di Dio, la tenerezza di Dio, la fedeltà di Dio, la capacità di amare da Dio.

Sono Occasioni in cui ritrovo e spero di far cogliere tutta la bellezza della Chiesa come una comunità che innanzitutto riceve, alunna del Vangelo, e che è sempre in cammino – pur tra pesanti cadute – con gli uomini del suo tempo.

Sono occasioni straordinarie di incontri, di relazioni, di sguardi, di sorrisi, di lacrime, di stupore, di gioia, di ritorni, di desideri, di promesse. Per me e per tutti. Incontrando i bambini per la Messa di prima Comunione cerco di comunicare loro tutto questo. E insieme, ascoltandoli, ricevo tantissimo da loro. E li ringrazio. Sono incontri che diventano cibo” per il cuore e per la fede. Mia e di tutti.

Ai bambini della messa di prima Comunione e ai loro genitori vorrei raccontare di uno stupendo commento di don Tonino Bello a un fatto di cui fu protagonista e che a volte si ripete anche ai giorni d’oggi: “Ieri sera stavo amministrando l’Eucaristia, durante la messa solenne, quando si è presentato un papà con la figlioletta in braccio.

Il Corpo di Cristo. Amen. E gli ho fatto la comunione. La bambina allora, che osservava con occhi colmi di stupore, si è rivolta a sua padre e gli ha chiesto: ‘E buona?’. Sono rimasto letteralmente bruciato da quell’interrogativo. Io avrei risposto per conto del suo papà, rimasto muto, e avrei voluto dirle: ‘Sì che è buona l’Eucaristia. Così come è buona la sua Parola. Così come è buona la sua amicizia. Così come è buona la sua croce. Te lo dico io che non posso più resistere senza quest’ostia”.

Ai Cresimandi 2024 e ai loro genitori raccontare queste parole del Card. Dionigi Tettamanzi: “Per usare un paragone, è come quando gli ingegneri del Ferrari hanno progettato il bolide capace di vincere le gare di Formula 1: nei loro computer c’era già tutto, ma nulla ancora si muoveva. Poi, gli operai, i meccanici e i piloti hanno fatto vivere la ‘rossa’ di Maranello’, che ha cominciato a correre. Ecco, così è la tua Cresima: lo Spirito Santo ‘fa correre il Battesimo che hai già ricevuto e ti invita a ‘pilotarlo’ seguendo la strada vincente di Gesù”.

E dico loro che parlare dello Spirito Santo, la Bibbia usa il simbolo del fuoco e il simbolo del vento.  Il fuoco è un simbolo molto intenso: ci parla di qualcosa di intoccabile, di trascendente, ma insieme di vicino; il fuoco ci riscalda e ci dà luce. Il fuoco ci parla di un amore forte, vibrante, generoso che arde nel cuore di chi ama, di chi incontra Dio. Il vento ha a che fare con la libertà , coi sogni, con la speranza: niente è più libero del vento e ha più fantasia del vento. Il vento annulla i confini, elimina le distanze: in un giorno di vento sembra di abitare ai piedi del Resegone. Celebrare la Cresima è lasciare che lo Spirito, questo fuoco, questo vento entrino dentro di noi e ci diano la ‘forma’ di Gesù, lo stile di Gesù. Senza dimenticare queste splendide parole del card. Carlo Maria Martini: Lo spirito Santo non si è mai perso d’animo rispetto al nostro tempo; al contrario sorride, danza, penetra, investe, avvolge, arriva anche là dove mai avremmo immaginato”.

Maggio, mese indimenticabile! Grazie! I Sacramenti che riceviamo possano essere una meravigliosa finestra aperta per fare entrare in ciascuno di noi Gesù con la sua musica, la sua gioia, la sua speranza, i suoi sogni, la sua tenerezza, il suo perdono, la sua audacia.

don Mauro

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