Comunità Maria Regina Della Famiglia - Gallarate
Parrocchia Santuario Madonna in Campagna, Viale Milano 38 . Piazzale don Luigi Cassani, GALLARATE, VA
Parrocchia Santi Nazaro e Celso – Arnate, Piazza L.Zaro 2 – Via San Nazaro 4, GALLARATE, VA

AVVISI - 12 MAGGIO 2024

TUTTO DIPENDE DALLA LUCE

Il cuore di un innamorato è sempre attratto, affascinato, illuminato, reso vivo, pulsante dalla persona amata ... tutto viene trasfigurato, si riesce a vedere tutto con occhi diversi, con occhi di stupore. Chi si innamora è come se nascesse un’altra volta. Chi scopre che cosa significa amare, un giorno di stupisce di non aver amato prima. È una primavere del cuore.

Anche la fede, accolta e vissuta, può regalarci tutto questo. È per questo che, come un innamorato, torno alla Pasqua e alla fede pasquale, centro e cuore della vita dei cristiani. Perché è luce che illumina, perché è fuoco che tutto trasforma. È dalla luce del mattino di Pasqua che tutto dipende.

La luce rende splendenti anche le cose più semplici, addirittura le trasforma, e anche un frammento di vetro diventa un brillante. Se tutto dipende dalla luce, quale potenza ha dentro allora l’affermazione di Gesù: “Io sono la luce del mondo” ( Giovanni 9,5) ! Accogliere, fare spazio in noi alla luce di Gesù, il Signore crocefisso e risorto, è la realissima possibilità di risorgere ogni giorno, di rifiorire ogni giorno, di acquistare una nuova mentalità, una logica nuova, un cuore nuovo, è la splendida possibilità di diventare una creatura nuova (2 Corinti 5,17).

Perché credere è riconoscere innanzitutto di essere amati.  E chi ha piantato nel proprio cuore l’albero della fede pasquale sa ritrovare speranza, vigore, slancio, entusiasmo, audacia, capacità di amare, di ricominciare, di perdonare, capacità di gesti e di sogni nuovi. Chi crede nel Signore crocefisso e risorto fa l’esperienza di una autentica primavera, di una primavera che non finisce con l’inverno... Le piante sono tutte spoglie d’inverno, ma un bel giorno una luce nuova, un’aria tiepida comincia ad abbracciarle e ad accarezzarle. Così le piante si commuovono e cominciano a rifiorire e tutto ridiventa un giardino! La fede di Pasqua ci fa sempre questo regalo, ci fa rifiorire.

Così scriveva il Cardinal Dionigi Tettamanzi in “Risplenda la vostra luce davanti agli uomini” (n.40) commentando l’avventura spirituale dell’uomo cieco dalla nascita: Proprio qui ritroviamo il nucleo essenziale, il segreto affascinante dell’esperienza di fede. Essa è un incontro personale, personalissimo con il Signore Gesù, che ci cambia la vita, la illumina con lo splendore della sua grazia e ci dona un modo nuovo di pensare, di vedere, di valutare, di giudicare l’intera realtà”.

Chi va da Gesù, chi sta con Gesù cuore a cuore, nel silenzio e nella preghiera, chi guarda spesso alla croce di Gesù, chi ascolta il Vangelo acquista a poco a poco una luce che tutto illumina e trasfigura. Anche la notte della sofferenza, del dolore, della morte, perché il mattino di Pasqua ci dona una straordinaria speranza e una vita non meno che eterna. Ed è proprio la luce della speranza ciò di cui tutti abbiamo bisogno.

Ho letto che quando i giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa riempiendo la spaccatura con dell’oro. Essi credono che quando qualcosa ha subito una ferita ed ha una storia, diventa più bello. Oro al posto della colla: Metallo pregiato invece di una sostanza adesiva e trasparente. Questa tecnica è chiamata “Kintsugi” . Sembrano volerci dire che il dolore è parte della vita. A volte è una parte grande, e a volte no. E’ che il dolore fa due cose: ti insegna e ti lascia cambiato. E ti lascia più saggio, più forte a volte. Ma ci insegnano che la cosa più importante è rendere belle e preziose le persone che hanno sofferto ... questa tecnica si chiama “amore”, ben più di una semplice tecnica, una squisita e speciale qualità del cuore. Un’arte che i cristiani possono imparare da Gesù di Nazareth, il Crocefisso vivente. Il cristiano riceve in dono la luce, l’oro dell’inaudita speranza del Risorto e insieme è chiamato  a essere luce, a fare dono dell’oro ricevuto, della speranza ricevuta...

“ Quando ti imbatti in una cosa bella, la racconti. E quando ti imbatti in una cosa vera, la dici. E se hai capito che la storia di Gesù è come un lampo che ha illuminato per sempre il cammino del mondo e dell’uomo dandogli un senso, allora lo racconti a tutti. Non puoi farne a meno. E se l’incontro con Gesù Cristo ha cambiato la tua esistenza dandole forza, direzione, gioia di vivere, allora inviti gli amici a condividerla” ( Bruno Maggioni)

Ci perseguiti allora una frase di Paul Claudel: “Voi che credete, che ne avete fatto della luce?”

don Mauro

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