V DI PASQUA
E’ iniziato da qualche giorno il Mese di Maggio, mese che la tradizione popolare, da secoli, vive onorando Maria, la Madre di Gesù. Anch’io mi faccio eco di questa devozione che il popolo cristiano non vuole seppellire, ma anzi, rinverdire con slancio convinto e immutato affetto.
La “ devozione mariana” deve essere spiegata, proposta, sostenuta: è un punto irrinunciabile della mia pastorale in mezzo a voi. Maria, ha davvero una grandissima forza di attrazione nella nostra Comunità che a Lei fedelmente e frequentemente si rivolge cercando di rendere nuove e sempre solenni le celebrazioni in suo onore.
Mi piace quest’anno pensarla vicino ai “ primi sacerdoti” nel Cenacolo di Gerusalemme quando penso li consigliava, li spronava, li incoraggiava nel primo passo del cammino di evangelizzazione e metteva anche gioia e pace tra i figli del tuono (Boanerghes: Giovanni e Giacomo il maggiore) e gli altri Apostoli.
Sì, Maria è vicina alla Chiesa! Anzi è dentro la Chiesa a parare i colpi difficili e le ansie che in ogni stagione si abbattono contro di essa. Mi piace pensare alla storia, anche a quella più recente della vita della Chiesa che dalle apparizioni di Lourdes, Fatima, Medjugorie ha tratto una notevole forza propulsiva per superare le tre grandi battaglie: l’illuminismo, il marxismo, l’indifferentismo.
Maria è vicina anche alla famiglia che sta vivendo una particolare epoca di fragilità in ordine alla stabilità e alla apertura alla vita. Il mondo intorno non aiuta, la cultura rema contro … si mette addirittura in discussione l’istituzione stessa. Siamo ogni giorno sommersi da cronache di guerra, stragi, tragedie … innumerevoli sorgenti di sofferenze ogni giorno.
Con tutta la buona volontà di ottimismo si contano di più i dolori che le gioie, le malattie che le guarigioni, i dispiaceri che le speranze. Ma perché?
La risposta è una sola: “ manchiamo di solidarietà” ! Ci è tolta l’immagine di Dio dal nostro volto di battezzati; “ un’ immagine che aveva un solo nome: AMORE”!
La nostra società ci priva della gioia di un Padre e della tenerezza di una Madre. Eppure il Padre l’abbiamo, Colui che tanto ha amato il mondo da donare il Suo Figlio Gesù; e anche questo Gesù altro non ha saputo indicarci se non l’unica strada dell’ Amore che Egli ha vissuto: “ amatevi come io ho amato voi”.
Ed abbiamo pure una Mamma che dalla croce di Gesù suo Figlio, ha preso noi sotto la sua materna intercessione:” Figlio, ecco tua Madre”!
Ma forse NOI non riusciamo a comprendere l’affetto di questo Padre e la tenerezza di questa Madre perché abbiamo venduto il nostro cuore ad altri padri e madri che ci sanno solo comprare ed usare e in questo modo ci fanno sentire ancora di più orfani!
Occorre dunque tornare al cuore del Padre e della Madre per vivere felici della gioia di Dio e fare dono anche agli altri di questa riconquistata presenza di un Padre e di una Madre.
Ai piedi della croce sta Maria la prima dei discepoli e la Madre del Signore e della Chiesa. In Lei si congiungono il “sì “ dell’amore di Dio e il “ sì “ della risposta dell’umanità redenta da Cristo.
E’ pur sempre con grande commozione che si vedono folle di persone che vanno ai Santuari, come un fiume in piena ad attingere l’acqua del conforto, della consolazione, della speranza che scaturisce da Maria.
E dai Santuari si ritorna sempre con qualcosa di guadagnato perché il cuore di Maria non è mai indifferente alle sofferenze di questa umanità lacerata e dolente.
Vorrei dunque che questo Mese di Maggio significasse la mobilitazione religiosa di tante Famiglie e il risvegliarsi del “ gusto “ della Parola di Dio.
La Madonna ci voglia suggerire ancora, ai nostri sordi orecchi: “ fate tutto quello che vi dirà”.
Allora sarà gioia! Così vi auguro questo mese di Maggio.
don Mauro