I DI AVVENTO - “LA VENUTA DEL SIGNORE”
Eccoci dunque arrivati al ”culmine” della Festa Patronale e mi par bello trasmettervi alcuni pensieri e idee guida sulle quali vi domando il confronto.
Diventi, allora, la nostra Festa Patronale, occasione preziosa per riflettere sul nostro essere comunità cristiana, che si realizza e manifesta nella realtà della Comunità Pastorale.
Per definire che cosa sia la Comunità Pastorale mi servo delle parole del Catechismo degli Adulti che al
n° 458 dice così: ”all’interno della Diocesi ha grande importanza la Parrocchia, comunità di credenti idonea a celebrare l’Eucarestia guidata da ministri ordinati in qualità di collaboratori del Vescovo. E’ l’espressione più immediata e visibile della comunione ecclesiale. E’ la Chiesa posta in mezzo alle case degli uomini … vive ed opera profondamente inserita nella società umana e intimamente solidale con le sue aspirazioni e i suoi drammi. E’ chiamata a promuovere rapporti umani e fraterni, ad essere la casa aperta a tutti, o come amava dire S. Giovanni XXIII, la ‘ fontana del villaggio, alla quale tutti ricorrono per la loro sete’. Spetta ad essa iniziare a raccogliere il popolo nella normale espressione della vita liturgica; ad essa conservare e ravvivare la fede nella gente di oggi; ad essa fornirle la scuola della dottrina salvatrice di Cristo; ad essa praticare nel sentimento e nell’opera l’umile carità delle opere buone e fraterne. Perché non si riduca ad una struttura di servizi religiosi occorre sviluppare un clima fraterno di comunicazione e di corresponsabilità intorno al parroco … occorre valorizzare i carismi personali e le esperienze associative, promuovendo i ministeri, sollecitando l’interessamento e la partecipazione di tutti …”.
NOI, a che punto siamo? Su cosa ancora dobbiamo lavorare e camminare? Quali i passi da compiere per essere Comunità che testimonia la presenza di Cristo Salvatore?
don Mauro