Comunità Maria Regina Della Famiglia - Gallarate
Parrocchia Santuario Madonna in Campagna, Viale Milano 38 . Piazzale don Luigi Cassani, GALLARATE, VA
Parrocchia Santi Nazaro e Celso – Arnate, Piazza L.Zaro 2 – Via San Nazaro 4, GALLARATE, VA

Avvisi - 7 febbraio 2021

GIORNATA NAZIONALE DELLA VITA

“Libertà e Vita”, è il titolo del Messaggio che il Consiglio Permanente della CEI ci affida per la 43a Giornata per la vita.
(Nel 1979 l’esordio con “La vita è sacra”).

Vuole essere un’occasione preziosa per sensibilizzare tutti al valore dell’autentica libertà, nella prospettiva di un suo esercizio a servizio della vita: la libertà non è il fine, ma lo “strumento” per raggiungere il bene proprio e degli altri. La libertà è invece dono che va prima di tutto accolto, e di cui va compresa la portata per poterlo affrancare da ogni forma di egocentrismo ed egoismo, orientandolo al dono di sé.
Siamo liberi dunque non semplicemente quando non abbiamo condizionamenti o quando possiamo dire o fare quello che vogliamo.
Piuttosto sperimentiamo la vera libertà quando facciamo spazio all’altro che ci viene incontro, e quando nel rispetto che genera l’amore comprendiamo che “entrare nella vita dell’altro, anche quando fa parte della nostra vita, chiede la delicatezza di un atteggiamento non invasivo, che rinnova la fiducia e il rispetto”.
“E l’amore, quanto più è intimo e profondo, tanto più esige il rispetto della libertà e la capacità di attendere che l’altro apra la porta del suo cuore”. E’ libertà vera anche e soprattutto quando l’accoglienza dell’altro sconvolge i piani della mia vita, perché è nelle domande che questo incontro suscita in me che scopro lo stupore del condividere un cammino inatteso e l’esistenza come dimensione sinfonica dove in molti suoniamo un’unica armonia meravigliosa. In questo senso “la famiglia è la prima scuola dei valori umani, dove si impara il buon uso della libertà”. E’ infatti nel suo alveo che è possibile allenarsi e sperimentare l’incontro con l’altro da me e imparare a custodirlo nei legami intergenerazionali e nell’accoglienza della vita, sempre e dovunque.

Sentiamoci pensati per una libertà condivisa con i fratelli, dove la mia libertà inizia esattamente dove comincia la tua. Dobbiamo essere insieme liberi di rispondere al sogno del Creatore che ha pensato ogni singola vita umana per cantare la bellezza del Vangelo. E’ la fraternità a dare sapore alla libertà altrimenti accade che quest’ultima “si restringe, risultando così piuttosto una condizione di solitudine, di pura autonomia per appartenere a qualcuno o a qualcosa, o solo per possedere e godere. Questo non esaurisce affatto la ricchezza della libertà, che è orientata soprattutto all’amore”. Siamo invitati a vivere questa Giornata come momento di riflessione, per diffondere semi di speranza e di nuova operosità, stringendo valide alleanze educative fra le istituzioni e anche tra le stesse famiglie per favorire la libertà vera.

Papa Francesco nel 2016 durante il volo che dal Messico lo riportava in Italia disse: “L’aborto è un male in se stesso, ma non è un male religioso, all’inizio, no, è un male umano”. La stessa cosa ha ripetuto tre anni dopo, il 25 maggio 2019 al Congresso “Yes to life, prendersi cura del prezioso dono della vita nella fragilità”: “No: è un problema pre-religioso. Non carichiamo sulla fede una cosa che non le compete dall’inizio. E’ un problema umano. Soltanto due frasi ci aiuteranno a capire bene questo: due domande.
Prima domanda: è lecito eliminare una vita umana per risolvere un problema?
Seconda domanda: è lecito affittare un sicario per risolvere un problema?
A voi la risposta.

“Questo è il punto. Non andare sul religioso su una cosa che riguarda l’umano. Non è lecito. Mai, mai eliminare una vita umana né affittare un sicario per risolvere un problema”. Disconoscere il diritto a nascere significa negare il valore di ogni essere umano e con esso ogni suo diritto. “Vale la pena accogliere ogni vita – twittava Papa Francesco nel marzo 2019 in occasione della Giornata del nascituro, perché ogni persona umana vale il sangue di Cristo stesso. Non si può disprezzare ciò che Dio ha tanto amato!”.

Osiamolo sperare: la Giornata per la Vita divenga sempre più un’occasione per spalancare le porte a nuove forme di fraternità solidale.

Il vostro parroco, don Mauro

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