Comunità Maria Regina Della Famiglia - Gallarate
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AVVISI - 22 GENNAIO 2023

DOMENICA DELLA PAROLA DI DIO

Nella terza Domenica del Tempo ordinario un giorno da vivere in modo solenne per riscoprire il senso pasquale e salvifico della Parola di Dio che spinge in modo sempre rinnovato ad uscire dall’individualismo per rinascere nella carità.
Con la lettera apostolica in forma di Motu proprio “Aperiut illis”, il Papa stabilisce che “la III Domenica del tempo ordinario sia dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio”. Il documento è stato pubblicato il 30 Settembre 2019, nella memoria liturgica di San Girolamo, all’inizio del 1600° anniversario della morte del celebre traduttore della Bibbi8a in latino che affermava: “L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”.
Il Papa ricorda come il Concilio Vaticano II, “ha dato un grande impulso alla riscoperta della Parola di Dio con la Costituzione dogmatica Dei Verbum”, e Benedetto XVI che ha convocato il Sinodo nel 2008 sul tema: “La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa” e ha scritto l’Esortazione Apostolica Verbum Domini, che “costituisce un insegnamento imprescindibile per le nostre comunità”. In questo documento – rileva – “viene approfondito il carattere performativo della Parola di Dio, soprattutto quando nell’azione liturgica emerge il suo carattere propriamente sacramentale”.
Sottolinea il Pontefice: “Celebrare la Domenica della Parola di Dio esprime una valenza ecumenica, perché la Sacra Scrittura indica a quanti si pongono in ascolto il cammino da perseguire per giungere a una unità autentica e solida”.
Francesco esorta a vivere questa domenica come un giorno solenne. Sarà importante che nella celebrazione eucaristica si possa intronizzare il testo sacro, così da rendere evidente all’assemblea il valore normativo che la Parola di Dio possiede. Richiamare l’importanza della proclamazione della Parola di Dio nella liturgia, e che non venga meno ogni sforzo perché si preparino alcuni fedeli ad essere veri annunciatori della Parola con una preparazione adeguata. Non dimenticando che la Bibbia non può essere solo patrimonio di alcuni: la Bibbia è il libro del popolo del Signore che nel suo ascolto passa dalla dispersione e dalla divisione all’unità. La Parola di Dio unisce i credenti e li rende un solo popolo.
E anche in questa occasione, il Papa ribadisce l’importanza della preparazione dell’omelia: i Pastori “hanno la grande responsabilità di spiegare e permettere a tutti di comprendere la Sacra Scrittura con un linguaggio semplice e adatto a chi ascolta”. Per molti dei nostri fedeli, infatti, questa è l’unica occasione che possiedono per cogliere la bellezza della Parola di Dio e vederla riferita alla loro vita quotidiana. “Quando ci si ferma a meditare e pregare sul testo sacro, allora si è capaci di parlare col cuore per raggiungere il cuore delle persone che ascoltano”. Il Papa ricorda l’importante affermazione dei Padri conciliari “secondo cui la Sacra Scrittura deve essere letta e interpretata alla luce dello stesso Spirito mediante il quale è stata scritta” (Dei Verbum, 12). Con Gesù Cristo la rivelazione di Dio raggiunge il suo compimento e la sua pienezza; eppure, lo Spirito Santo continua la sua zione. È necessario, pertanto, avere fiducia nell’azione dello Spirito Santo che continua a realizzare una sua peculiare forma di ispirazione quando la Chiesa insegna la Sacra Scrittura, quando il Magistero la interpreta autenticamente e quando ogni credente ne fa la propria norma spirituale”.
Quando la Sacra Scrittura è letta nello stesso Spirito con cui è stata scritta, permane sempre nuova. Così, “chi si nutre ogni giorno della Parola di Dio si fa, come Gesù, contemporaneo delle persone che incontra; non è tentato di cadere in nostalgie sterili per il passato, né in utopie disincarnare verso il futuro”.
Francesco esorta a “non assuefarsi mai alla Parola di Dio” che richiama sempre in modo nuovo “all’amore misericordioso del Padre che chiede ai figli di vivere nella carità. La Parola di Dio è in grado di aprire i nostri occhi e permetterci di uscire dall’individualismo che conduce all’asfissia e alla sterilità mentre spalanca la strada della condivisione e della solidarietà”.
Se hai avuto la pazienza di leggere queste righe, ora concretamente potresti domandarti: che ruolo ha la Parola di Dio nella mia vita? Che spazio gli do nella mia giornata? È luce per i miei passi?

don Mauro

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