Abbiamo vissuto una stupenda occasione dataci dalla misericordia del Signore e dal nostro personale coinvolgimento. Sopra ogni aspettativa l’affluenza composta, partecipata, orante sia alle serate che hanno visto tra noi la alternanza dei parroci che nel passato sono stati presenza e guide della Comunità di Madonna in Campagna e che ci hanno aiutato e sostenuti nel levare il nostro canto di ringraziamento e di supplica a Maria attraverso la recita del Santo Rosario e proponendoci le loro riflessioni-meditazioni partendo da alcuni titoli con cui veneriamo Maria nel canto delle Litanie. Buono il risultato delle serate, e di questo vi ringrazio, dopo aver ringraziato il Signore.
Evento di Grazia, lo definirei così il 12 settembre u.s. , che ha saputo coinvolgere 1500 persone che si sono sentite “convocate” direttamente da Maria, la nostra Mamma e patrona.
Ve lo voglio trasmettere e significare, quello che maggiormente mi ha colpito ed edificato è stato il “silenzio” che ha caratterizzato partecipazione, ascolto vero e autentico e coinvolgimento non solo a pelle, un silenzio che scaturiva da cuori attenti, vigili e desiderosi di coinvolgimento. La risposta che siamo stati in grado di offrire con quella solenne concelebrazione cittadina è stata una “risposta di solidarietà” è stata l’immagine del nostro volto di battezzati: l’immagine che ha un solo nome: “AMORE”.
La nostra società tende a privarci della gioia di un Padre e della tenerezza di una Madre; eppure il Padre l’abbiamo, Colui che tanto ha amato il mondo da donare il Suo Figlio Gesù. E anche Gesù altro non ha saputo indicarci se non l’unica strada dell’Amore che Egli ha vissuto: “Amatevi come io ho amato voi!”. E abbiamo pure una Mamma che dalla croce di Gesù suo Figlio, ha preso noi sotto la sua materna intercessione: “Figlio, ecco tua Madre!”. A Maria come Chiesa guardiamo per imparare con umiltà e perseveranza la verità della carità. Qualcuno l’ha definita e a ragione una “Giornata Storica” per la nostra Città di Gallarate. L’Arcivescovo Mario, che ha guidato la prima preghiera del mattino ci ha ricordato; “Così i cristiani attraverso le tragedie pregano , ricevono il dono di Dio e fanno a loro volta un dono: una casa che si realizzerà per chi la casa non l’ha. Quando si prega – ricordava l’Arcivescovo – si cambia e si diventa capaci di fare doni...”
E il Vicario Generale, Mons. Franco Agnesi che ha presieduto la solenne concelebrazione sulla gremita via Milano, ci ha consegnato questi pensieri: “Oggi qui sono testimoniati, in una cornice stupenda, la fede, la speranza e la carità. Il modo che avete scelto, con creatività, di testimoniare la fede e ringraziare Dio, realizzando un’opera di carità è segno evidente di salvezza. Voi siete una benedizione per questa Città”.
Anche il prevosto Mons. Riccardo Festa ci ha spronati con le sue parole al termine del fantastico evento: “In tempi in cui la tentazione è quella di ripiegarsi su sé stessi e sulle proprie sicurezza vogliamo reagire e farci intraprendenti, investendo in carità”.
Ora che la quotidianità riprende i suoi spazi senza però impossessarsi o cancellare i sentimenti di cui i nostri cuori si sono alimentati, cari Gallaratesi facciamo nostro il compito che Mons, Agnesi ci ha consegnato: “Siete stati un segno per la Diocesi, avete fatto vedere con saggezza, sapienza e fede come si può vivere assieme nella speranza”.
Il vostro parroco, don Mauro