Comunità Maria Regina Della Famiglia - Gallarate
Parrocchia Santuario Madonna in Campagna, Viale Milano 38 . Piazzale don Luigi Cassani, GALLARATE, VA
Parrocchia Santi Nazaro e Celso – Arnate, Piazza L.Zaro 2 – Via San Nazaro 4, GALLARATE, VA

AVVISI - 2 FEBBRAIO 2025

47^ GIORNATA DELLA VITA
IL MESSAGGIO DEI VESCOVI ITALIANI

Si può fare a meno della speranza?
Quale futuro per una società in cui nascono sempre meno bambini? La scelta di evitare i sacrifici che accompagnano la generazione e l’educazione dei figli, renderà davvero migliore la vita di oggi e di domani?

Quando una donna interrompe la gravidanza per problemi economici o sociali (le statistiche dicono che sono le lavoratrici, le single e le immigrate a fare maggior ricorso all’aborto) esprime una scelta veramente libera, o non è piuttosto costretta a questa decisione drammatica da cause che sarebbe giusto rimuovere ?

Nel nostro Paese si registra un vistoso calo del desiderio di paternità e maternità nelle giovani generazioni, propense a immaginare il proprio futuro di coppia a prescindere dalla procreazione di figli. Altri studi rilevano un processo di “sostituzione”: cioè l’aumento esponenziale degli animali domestici, che pur richiedono impegno e risorse economiche, e che a volte vengono vissuti come un surrogato affettivo.

Tutto ciò è il risultato di una profonda mancanza di fiducia verso il futuro, ma ha anche altre cause: i ritmi di vita frenetici, la mancanza di garanzie lavorative, modelli sociali in cui la priorità è data alla ricerca del profitto, anziché la cura delle relazioni, an-che familiari. Dobbiamo poi constatare come alcune interpreta-zioni della legge 194/78, abbiano generato nella coscienza di molti una scarsa percezione della gravità dell’interruzione volontaria della gravidanza. Restano poi largamente inapplicate quelle disposizioni (cf. art. 2 e 5) tese a favorire una scelta consapevole da parte della gestante tese ad offrire alternative all’aborto.
Occorre pertanto incoraggiare i Centri di Aiuto alla Vita, che in 50 anni di attività in Italia hanno aiutato a far nascere oltre 280.000 bambini.
La Chiesa non deve cessare di promuovere la cultura della vita, mediante la riproposta del valore sociale della maternità e della paternità: ed occorre stimolare l’impegno legislativo per rimuovere le cause della denatalità con politiche familiari efficaci.
La Scrittura ci presenta un Dio che ama in modo particolare gli esseri umani, chiamati ad essere generatori e partecipi della sua stessa vita divina.

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