Comunità Maria Regina Della Famiglia - Gallarate
Parrocchia Santuario Madonna in Campagna, Viale Milano 38 . Piazzale don Luigi Cassani, GALLARATE, VA
Parrocchia Santi Nazaro e Celso – Arnate, Piazza L.Zaro 2 – Via San Nazaro 4, GALLARATE, VA

AVVISI - 19 NOVEMBRE 2023

PARADISO IN TERRA

Eccoci giunti a questo 75° appuntamento desiderato, atteso dalla nostra Comunità, da quanti godono per la gioia di una festa. Siamo dunque pronti per la festa? Il cuore è rinnovato dall’amore verso Gesù e i fratelli? Cresce con questa festa la disponibilità a mettere la nostra vita al servizio degli altri?
Ma la festa che celebriamo non ci deve far dimenticare “Chi, vogliamo festeggiare”: la Madonna.
Celebrando l’Eucaristia mi sono imbattuto in una stupenda preghiera che attribuiva a Maria alcuni aggettivi che vogliono illuminare la gioia del nostro cammino: “In Maria ci hai offerto o Signore uno specchio esemplare del culto a te gradito”.

Maria è la Vergine in ascolto: davanti a Lei dobbiamo deporre tutte le nostre false sicurezze e coltivare come Lei la capacità di ascoltare.
Maria è la Vergine orante: Lei si fa voce per chi non ha voce! Credo che non sia fiato sprecato ribadire con intensità l’urgenza di pregare nelle nostre famiglie. E più che esortazioni alla preghiera, c’è forte bisogno di “testimonianza” di preghiera da parte di tutti.
Maria è la Vergine feconda: presso la Croce rivive il momento della Sua maternità diventando Madre del popolo della nuova alleanza. Il bisogno di aprirci al gusto del vivere, del non rassegnarsi o lasciarsi andare, ricusare le motivazioni del vivere, in altre parole Maria ci insegna a rispondere a due provocazioni: “perché vivere?” e “per chi vivere?”.
Maria è la vergine offerente: prima di chiederci, è pronta a donare se stessa; vorrei tanto diventasse lo stile del nostro cristianesimo: aprirsi alla generosità, solidarietà partendo sempre da sé, non aspettando che siano gli altri a muovere i primi passi: nel fare pace, nel perdonare, nel sorridere, nel tacere una parola che ferisce. Solo così saremo davvero offerenti in ogni celebrazione.
Maria è la Vergine vigilante: sa attendere pazientemente la vittoria di Cristo. Noi sappiamo che ci sarà, ma non quando, non come! L’alba di un nuovo giorno sarà tanto più radiosa quanto più preceduta da una notte turbata e tumultuosa. Siamo alla fine di un’epoca, ne sta nascendo una nuova. L’attesa dunque ci veda operosi, attenti e attivi al nostro posto: il giorno nuovo verrà presto!
Imitando Maria, o meglio, unendoci a Maria, tenendo lei presente durante le ventiquattro ore della giornata, la marcia dell’esistenza diventa una “scala paradisi”, una scalata al paradiso; perché in lei , per lei, sul suo esempio, tutto si convogli nell’unico flusso della volontà di Dio: e questa, se discende dal paradiso, al paradiso riascende. Le asprezze dell’ascesa si fan dolcezza se ci si lascia prender per mano da lei: la sua mano pura di madre, che non conosce stanchezza. Meditando ogni giorno la vita di Maria e assimilandone via via le virtù, così semplici immediate e terse, Maria diventa nostra vita. Lei ci prepara alla comunione eucaristica, lei ci scorta attraverso le prove della giornata, lei ripulisce l’anima da ogni bruttura fatta da noi; lei presenta il trono di Dio la nostra supplica coi nostri sospiri; perché noi sempre accettiamo, grati, umili, obbedienti, la presenza materna di lei. Metter dunque in casa Maria perché vi tenga Gesù. Cedendo a lei la direzione, siamo assicurati d’avere nella nostra persona, come sua anima soprannaturale, lo Spirito Santo. Il Padre nostro allora ci assicura il pane quotidiano.
Nei secoli il popolo di Dio ha sperimentato la potenza di Maria, come regina; ma ha nutrito verso di lei un sentimento sempre di fiducia; fiducia malgrado tutto; “regina”, sì, ma insieme “madre di misericordia”, “speranza nostra”.
Installare Maria, come signora della casa, nella nostra persona, comporta in noi un atteggiamento di umiltà, di nascondimento e di solo servizio agli ordini di Dio, sì da identificare pienamente la nostra volontà e i nostri sentimenti con l’anima di lei.
Sin dalle origini ai cristiani è apparso come ideale di paradiso servire Maria: farsi servi della sua Maestà fatta di bellezza, di misericordia, di amore.
Farsi servi di Maria è farsi servi di Gesù per il tramite della Vergine; è farsi disponibili per servire la purezza, la grazia, l’amore nel mondo.
La maestra che formò Gesù, per quello che era il suo sviluppo umano, fu sopra ogni altro Maria. Noi oggi, ci rivolgiamo a lei perché formi in ogni figlio una copia di Gesù, un altro Cristo. Formati da Lei, i figli formano Gesù: sono il frutto mistico della sua maternità.
San Bernardo, cavaliere di Maria, suggeriva: “Nell’ira, nell’avarizia, nei pericoli, nei dubbi pensa a Maria, invoca Maria. Seguendola non devii; pregandola non disperi; pensandola non sbagli; se ella ti regge, non crolli; se ella ti protegge”.
Rinnoviamo la nostra devozione a Maria, costateremo che la nostra Comunità diventerà davvero missionaria e capace di testimonianza.

don Mauro

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