INFLUENCER DUE
RIFLESSIONE SU DUE FRASI DI CARLO
1 Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie. 2 La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio. Sono due frasi fulminanti del beato Carlo Acutis. Scelte fra le tante che diceva. Non sono state create direttamente da lui: forse le udì in qualche lezione scolastica, o le prese da letture fatte autonomamente. La frase sulle fotocopie si trova nel saggio di un pastore anglicano: Edward Young. L’autore sosteneva che la natura ci porta nel mondo completamente originali: non ci sono due volti né due menti simili; ma tutti noi portiamo il marchio della singolarità. Della originalità.
La seconda frase, quella sullo sguardo, si ritrova nell’opera di un monaco: il “Silenzio certosino” di padre Guillerand, morto nel 1945.È importante riconoscere come il giovane studente abbia reinterpretato quelle letture, associandole alla sua vita ordinaria di figlio e di studente. Al fenomeno naturale osservato dal pensatore inglese, il ragazzo ha sostituito l’opera di Dio in noi. In questo modo, ha trovato la propria originalità e l’ha messa in campo con tutti i mezzi a disposizione, a cominciare dall’interesse per l’informatica. Riguardo alla frase sullo sguardo che deve essere centrato non su di sé (il che sarebbe normale in un adolescente) ma su Dio, Carlo lo ha sempre fatto: secondo tante testimonianze, non si mai ripiegato su di sé, neanche quando ha affrontato la malattia che l’ha portato alla morte. Carlo contemplava Gesù nell’Eucaristia, ma riusciva a riconoscerlo anche visitando i senzatetto o collaborando a insegnare il catechismo. Non aveva paura della morte, faceva ricerche sulle indulgenze, sui Novissimi, ma non per andare in Paradiso da solo. In modo incredibilmente rapido è diventato fonte d’ispirazione per tanti, non solo giovani, che lo pregano e che chiedono la grazia di possedere, come lui, uno sguardo rivolto a Dio.CONTINUA A LEGGERE IL FOGLIO DEGLI AVVISI