Parrocchia Santuario Madonna in Campagna, Viale Milano 38 . Piazzale don Luigi Cassani, GALLARATE, VA Parrocchia Santi Nazaro e Celso – Arnate, Piazza L.Zaro 2 – Via San Nazaro 4, GALLARATE, VA
Il tempo corre a grandi passi: siamo quasi a Natale, il mio settimo Natale a Gallarate. Vorrei rivolgere a tutti i parrocchiani della Comunità Pastorale “Maria Regina della Famiglia” un augurio e un duplice suggerimento.
Innanzitutto invito a prepararsi bene al Mistero della venuta del Signore. Mi avvalgo del testo dell’antica liturgia:
Levatevi in piedi! Vegliate! Cercate! Informatevi! Spalancate gli occhi per vedere l’Inviato! Aspettate, come ha fatto il profeta Isaia: è il tempo di Colui che sta per arrivare, l’Inviato di Dio. Scrutate i cieli, cercate la stella, come hanno fatto i magi: è il tempo in cui la stella vi condurrà a trovare l’Inviato. Lodatelo, come Maria: è questo il momento di cantare all’Inviato. Accoglietelo, come i pastori: è questo il momento di ricevere l’Inviato. I vostri cuori siano pronti per ospitare l’Inviato: Gesù è con noi.
Inoltre invito a trascorrere le feste natalizie in un clima di dialogo familiare caloroso e profondo. Una volta ci si trovava intorno al camino. Adesso ci si unisce (o disunisce) di fronte alla TV. Mi permetto di fornire un decalogo per uno “stile evangelico” e non distruttivo della TV.
La TV non è un elettrodomestico come gli altri: va usato con intelligenza, discrezione e spirito critico.
Non di sola TV vive l’uomo (e la sua famiglia).
Non parcheggiare davanti al televisore acceso i figli; hanno bisogno di adulti, con i quali imparare a giudicare ciò che vedono.
Il telecomando dovrebbe essere usato solo dagli infermi: cambiare canale ogni pochi minuti, impedisce di riflettere su ciò che si vede.
La stupidità ed il cattivo gusto rimangono tali, anche sullo schermo televisivo: sono merci da rifiutare.
La pubblicità televisiva è quasi sempre affascinante, ma non sempre è rispettosa dei valori della famiglia: ti fa desiderare la vita d’altri (ovvero quella che la tua famiglia non può e non deve permettersi).
La televisione non deve uccidere la lettura e la conversazione.
Se la famiglia si annoia, non pensare per prima cosa di accendere la TV; la casa ed il mondo sono pieni di modi di passare il tempo con gioia.
Gli anziani “muti” davanti al televisore acceso non comunicano più ai giovani la loro ricchezza d’esperienza.
Ricordati che dietro lo schermo del televisore, ci può sempre essere qualcuno che ha già deciso che vuole farti pensare come lui.