“Venite adoremus”
Questo è l’ultimo scritto di quest’anno. La prossima volta questo foglio degli avvisi porterà gli auguri dei vostri sacerdoti e suore. I nostri occhi, cuore e mente ormai sono rivolti alle imminenti “feste natalizie” da cui deve scaturire una grande serenità, gioia e pace. Per tutti e di tutti: grandi e piccoli, credenti e no, praticanti e non. A Natale nasce l’uomo nuovo e in quel Bambino avvolto in fasce, noi troviamo Dio. Proprio questo è il grande mistero che tutti coinvolge: per essere presente a noi, Dio ha scelto questa strada quella “della semplicità”, come lo è un bambino.
Chiunque lo accoglie nel cuore, nella famiglia, nella comunità diventa “uomo nuovo”, persona diversa nel modo di accogliere, gioire, sopportare, amare.
Se guardiamo intorno senza superficialità e con pacatezza di sguardo troviamo persone che fanno questa esperienza di accoglienza di Gesù: bisogna scorgerle, trovarle e capire dunque che non si tratta di fantasia, irreale poesia, ma la piena verità cristiana di chi vive in un modo diverso questo Natale al quale si è preparato con fede, gioia, raccoglimento. “Oggi è nato per voi un Salvatore”: così hanno cantato gli angeli, ma quell’oggi si riferisce anche al nostro 2021! Perché l’evento di allora si avvera anche per noi. “Colui che tu, Padre, generi fuori del tempo, nel segreto ineffabile della tua vita, nasce nel tempo e viene nel mondo!”
Così canta in questi giorni la Chiesa. Il Natale di Cristo è il Natale di ogni cristiano: io non so come spiegarlo, tradurlo in termini esistenziali, calarlo nel nostro vissuto: ma è questa la poderosa verità che ci fa cantare: “o beata notte!”.