Avvisi e calendario 16 dicembre 2018

LA VISITA NATALIZIA

E’ un atto di obbedienza ad un comando datoci dal Signore: Andate in tutto il mondo e portate la buona notizia”. L’azione pastorale dei preti in gran parte è una “convocazione”: vi convochiamo per le riunioni, per i gesti di culto… e voi fedeli venite. A Natale invece svolgiamo un gesto di “visitazione”: siamo noi, ormai da qualche anno aiutati da coppie di laici, che veniamo a farvi visita e a darvi una bella notizia: “E’ nato un Bambino che riempie tutti i cuori di speranza!”.

Ci spiace di non poter venire nelle ore serali, quando siete tutti a casa. Veniamo nel tardo pomeriggio; in Maggio faremo un’altra “visitazione” nei cortili e caseggiati nelle ore serali e sarà molto bello vivere un momento di fraternità e di preghiera mariana.

Per la benedizione delle Scuole, i tempi sono cambiati. Non basta che il parroco e il direttore didattico si scambino una telefonata per mettersi d’ accordo… Si devono rispettare le norme di legge: tocca agli studenti grandi e ai genitori degli alunni più piccoli fare richiesta attraverso il Consiglio di Istituto o di Circolo. La Parrocchia è disponibile a portare la benedizione (o a compiere altro gesto religioso equivalente) ma può entrare nella Scuola solo se invitata da Studenti e dai Genitori con tutti i crismi della legalità. Qui si vede se i cristiani sono attivi e convinti oppure sonnolenti e latitanti!

Analogo è il discorso dei luoghi di lavoro: fabbriche, uffici, banche, si è disponibili ad andare se si è chiamati.

Per quanto riguarda i negozi, occorre distinguere due categorie di persone: chi lavora nel negozio (proprietario o dipendente) e chi passa per caso, per un acquisto prenatalizio. Mentre i titolari e i dipendenti che vivono e lavorano abitualmente in quell’ambiente di solito gradiscono la benedizione, gli altri avventori occasionali trovano una benedizione a sorpresa, la prendono in modo distratto, possono sentirsi a disagio. Per questo motivo non organizziamo una benedizione specifica dei negozi, benedicendo un caseggiato, benediciamo le famiglie che vi abitano e i negozianti che vi lavorano previa e discreta domanda.

Per noi sacerdoti (giovani e meno giovani), e da qualche anno anche per i visitatori che ci aiutano, è una fatica non indifferente, ma percorriamo i gradini quotidiani con gioia: nella speranza che si arrivi al Natale tutti un po’ più buoni.

 don Mauro

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